CONSIGLI: Le migliori app per gestire i propri risparmi


Oggi vorrei parlarvi delle migliori applicazioni per gestire le proprie finanze e le proprie spese. Credo che a tutti possa far comodo un’applicazione con cui registrare e categorizzare le proprie spese e gestire i budget sia davanti al proprio desktop che in mobilità con il proprio smartphone.

Oggi vi dirò quelle che, secondo me, sono le migliori applicazioni per questo scopo. tempo fa mi ero preso bene con l’argomento e sostanzialmente ne ho provate un bel po; tra tutte queste ne ho selezionate due che ritengo le migliori in assoluto e che ho usato per oltre un anno, prima di decidermi su una.

Wallet : la migliore


Vi anticipo subito una cosa: non è questa la app che uso quotidianamente anche se è la migliore e poi vi spiegherò il motivo.
Wallet è disponibile per Android e IOS, mentre su PC potete usarla attraverso il browser. È un’applicazione davvero completa e soprattutto molto bella da vedere: tutta in un bellissimo material design. Facile ed immediata da usare e con moltissime possibilità di personalizzazione e funzioni anche molto avanzate.
Ovviamente tutti i dati sono sincronizzati sul cloud e quindi potrete consultare e modificare le vostre spese da un device e l’altro senza problemi. Da questo punto di vista un plauso alla sincronizzazione, davvero impeccabile.

Veniamo però al punto critico, cioè il costo. La app è utilizzabile in modalità free con funzioni limitate e per avere la piena funzionalità dovrete pagare un canone annuo di circa 18 euro.
Nella versione gratis potrete gestire un massimo di 3 portafogli, dove per “portafoglio” si intende ad esempio un conto corrente, una carta di credito o perché no il vostro stesso portafoglio che tenete in tasca. Anche le personalizzazioni e i colori sono limitati e non potrete condividere i portafogli, feature comoda se avete un conto corrente in comune con il vostro coniuge ad esempio.

Questo canone annuale è stato l’unico motivo per cui sono passato alla concorrenza, che, come sto per spiegarvi, è sì a pagamento ma si paga una sola volta per sempre.

Consiglio di provarla, poi se la modalità free vi sta troppo stretta allora virate su altri lidi o pagate il canone annuale: l’applicazione è bellissima e quindi non vi troverete delusi.




Money Lover : il giusto compromesso



Money Lover si presenta come una delle tante alternative a Wallet. A differenza dell’app concorrente è disponibile anche nel Windows Store, quindi può essere utilizzata su Windows 10 oltre che sui soliti Android, IOS e web.

Anche se cambia l’impostazione grafica, le funzioni principali sono le medesime di Wallet. In certe cose è più semplice e questo la rende più facilmente utilizzabile. Una cosa differente che a me piace molto è la possibilità di scegliere l’icona preferita per ogni portafoglio e per ogni categoria di spesa. Utilizzando la app si accumulano dei punti con cui comprare degli icon pack.
Come dicevo ha qualche impostazione in meno di Wallet, ma niente di cui sentirete la mancanza, anzi in questo caso mi sento di dire che l’equazione meno opzioni uguale a maggior usabilità vale alla grande.

Anche Money Lover non è del tutto gratuita, anzi. La versione free contiene le pubblicità e ha qualche limitazione. Per la versione premium completa, il vantaggio rispetto a Wallet è che si paga una sola volta e non un abbonamento annuale. Il costo dell’app è di circa 5 euro.
Una volta sbloccata sarà possibile utilizzarla su un massimo di 5 dispositivi.




CONCLUSIONI

Prima di tutto vorrei lamentarmi pubblicamente per la poca trasparenza di queste applicazioni. Anche dopo aver navigato a lungo nei loro siti ufficiali non sono riuscito a trovare quant'è l'importo esatto per ciascuna: davvero scandalosi da questo punto di vista.

Il mio consiglio finale è il seguente: se volete un’applicazione basilare, gratuita e ben fatta andate su Wallet. Se invece cercate qualcosa in più allora scegliete Money Lover, il rapporto qualità / prezzo la premia sotto tutti i punti di vista.

Se avete dei suggerimenti o avete trovato app migliori commentate senza problemi.

RECENSIONE: Ticwatch S con Android Wear (Novembre 2017)


Come anticipato, giusto giusto per il Black Friday mi è arrivato il mitico Ticwatch S prodotto da Mobvoi. Anche quest'anno non ho potuto resistere alla campagna su Kickstarter di quest'estate ed ho deciso di partecipare per avere questo splendido smartwatch.

Essendo un finanziatore del progetto, insieme all'orologio ho ricevuto in regalo un cavo USB aggiuntivo per la ricarica (utilissimo) ed un vetrino proteggi schermo (pessimo, dopo un paio di tentativi ho desistito per le varie bolle d'aria).

prima di passare alla recensione vera e propria una piccola introduzione. Mobvoi è una società cinese che produce smartwatch che ho conosciuto l'anno scorso grazie alla campagna del Ticwatch 2 su Kickstarter. Il prodotto è molto buono ed è da un anno che lo utilizzo nonostante qualche limite. Quest'anno Mobvoi ha sfornato dei nuovi modelli con una grossa novità rispetto a quello dello scorso anno: il software.
I nuovi Ticwatch escono con Android Wear 2 di serie, per questo motivo ho deciso di accaparrarmi il modello nuovo.

Quest'anno sono disponibili due modelli (con lo stesso hardware): il Ticwatch E è quello più elegante con cinturino intercambiabile, mentre il modello S è quello "sportivo" con cinturino traspirante e GPS ottimizzato. Io parlerò nella recensione di quest'ultimo ed evidenzierò le differenze con il modello dell'anno scorso.


CONFEZIONE DI VENDITA
Ecco la confezione di vendita con i 2 accessori aggiuntivi che go ricevuto.

Ecco come si presenta l'orologio all'interno della confezione una volta aperta.
Bellissima la confezione. E' un barattolino metallico (ricorda quelli che si usano per il te) tutto colorato. All'interno si trova l'orologio, il cavo USB per la ricarica ed un libretto per le istruzioni.


CARATTERISTICHE TECNICHE

Il Ticwatch non si fa mancare davvero nulla, di serie ha:


  • Processore MKT MT2601, 512 Mb RAM, 4 Gb ROM
  • Display OLED 1,4 pollici
  • Bluetooth 4.1 e Wi-fi
  • Sensori: GPS, battito cardiaco, accelerometro, prossimità e giroscopio
  • Speaker e microfono integrati
  • Batteria 300 mAh
  • Resistenza all'acqua IP67

Come avete potuto leggere non manca proprio nulla, specialmente in rapporto al prezzo di vendita.

Rispetto al modello dell'anno scorso è stata eliminata la carica induttiva, infatti il vecchio modello si caricava appoggiandolo sull'apposita basetta, mentre questo nuovo modello si connette al cavo USB che si aggancia con un magnete.
A conti fatti è più comoda la soluzione del modello di quest'anno, che è molto più funzionale quando si è in giro o in viaggio, anche se è decisamente meno scenografica.

Altra caratteristica fondamentale è il software. Il modello dell'anno scorso era basato Ticwear OS, un sistema proprietario basato su Android. Il software funzionava benissimo, tuttavia era limitato a causa della presenza esclusiva della lingua inglese e dalla totale assenza di app dedicate.
Quest'anno invece a bordo c'è Android Wear 2, quindi pieno supporto al Play Store e alla lingua italiana, dal mio punto di vista un grosso passo avanti.


ASPETTO E FINITURA
Orologio al polso con schermo acceso.
Anche il modello di quest'anno fa la sua porca figura al polso e sono sicuro che ve lo noteranno tutti. L'altra volta ero andato sul modello più elegante con la finitura in acciaio e quindi questa volta ho optato per il modello sportivo, che comunque non stona, lasciando sempre quella sensazione di "elegante". Tradotto in parole povere è molto più bello di un Garmin, almeno dal punto di vista estetico. Ovviamente questa è la mia personalissima opinione.

Al polso risulta molto comodo e leggero, non vi accorgerete di averlo al polso. L'orologio è dotato di un tasto fisico posto alla sinistra con cui richiamare le varie app.

Presente una modalità always on del display molto funzionale.


SOFTWARE

Come detto a bordo c'è Android Wear, con tutti i suoi pregi e suoi difetti. Il modello dell'anno scorso con il software proprietario era effettivamente limitato: ineccepibile nelle notifiche, ma impossibile rispondere ad ogni messaggio (a meno di non dettarlo in inglese) e con nessuna app disponibile.

Quest'anno con Android Wear la cosa è cambiata decisamente. Rimango sempre dell'opinione che l'orologio non debba sostituire il telefono, ma la possibilità di usare Maps sul quadrante dell'orologio, avere pieno controllo del player musicale e delle app fitness (ad esempio Runtastic) e rispondere velocemente a qualche messaggio siano una sorta di minimo sindacale per uno smartwatch.
Presente anche il mitico Google Assistant (richiamabile tenendo premuto il pulsante) a cui potremo chiedere quello che vogliamo.

Diciamo che da questo punto di vista sono rimasto soddisfatto dal nuovo modello. Spero che qualche mago di XDA riesca a fare un porting del software anche sul modello precedente (che di fatto ha praticamente lo stesso hardware); sarebbe un bel colpaccio !!!



AUTONOMIA

Orologio con schermo in modalità "Always On".

Premetto che con il modello 2016, a parte ricevere e guardare le notifiche, non facendo più di tanto durante la giornata, si riesce a fare 2 giorni con una ricarica tenendolo spento durante la notte. A volte sono riuscito a tirare anche 3 giorni.

Con il nuovo modello, in 3 giorni pieni di utilizzo, la situazione è stata la seguente: imbarazzante il primo giorno, discreto il secondo e buono il terzo. Tradotto vuol dire che dopo un attimo di assestamento, il consumo è leggermente superiore al vecchio modello, ma nemmeno troppo. Tutto questo con schermo in modalità always on e ricevendo varie notifiche. La stessa Mobvoi dice che i primi cicli di carica servono a stabilizzarlo e che i primi giorni di utilizzo i battery draining sono dietro l'angolo, quindi non spaventatevi all'inizio.

Diciamo che la giornata la si fa comodamente e, se siete parsimoniosi, magari ci salta fuori anche la seconda. Quindi siamo in linea con la categoria.


COSTO E GARANZIA

Il Ticwatch è acquistabile dal sito ufficiale italiano con garanzia di due anni al costo di 189,00 euro per il modello S e 149,00 per quello E. Durante il Black Friday era possibile ordinarli con un bello sconto e credo che da qui a poco sia possibile recuperarli ad un prezzo anche inferiore.

In ogni caso il rapporto qualità/prezzo è molto alto ed io lo consiglio vivamente. Credo che a prezzi simili si trovino solo gli Asus e poco altro se rimaniamo in orbita Android Wear.

A conti fatti io consiglio il modello economico (i 40 euro di differenza me li terrei in tasca), poi ognuno è libero di scegliere. Per me il discorso è differente, avendo già il modello dell'anno scorso (molto simile alla versione E) ed avendolo "pagato" molto meno rispetto al prezzo di listino tramite la campagna Kickstarter.


CONCLUSIONI

Direi che questo smartwatch per me è promosso a pieni voti: funzioni e dotazioni sono di primo livello, aspetto abbastanza premium e soprattutto un prezzaccio rispetto alla concorrenza.
Se volete approfittarne, oggi è in promozione per il Cyber Monday.

Link alla pagina Mobvoi

Ed ora spazio al pagellone:

DESIGN: 8
SCHERMO: 8
FUNZIONI: 9
AUTONOMIA: 7

Voto finale: 8


CONCORSO: Pixel 2 XL + Google Home Mini


Anche questa settimana Android Authority mette in palio uno smartphone Pixel 2 XL prodotto da Google. Non solo in accoppiata c'è la possibilità di portarsi a casa anche lo speaker smart Google Home Mini. Di seguito il link per partecipare, come al solito tentar non nuoce. 

Buona fortuna a tutti !!!

Link al concorso Android Authority

CONSIGLI : Cosa comprare al Black Friday


Siamo ormai vicini al mitico Black Friday e tutti i principali siti di rivenditori online sono pronti a bombardarci con le offerte più disparate.
Oggi vi voglio consigliare un paio di oggetti economici ma al tempo stesso utilissimi, specialmente se non avete una smart tv.


GOOGLE CHROMECAST


Come dicevo non tutti voi avrete una smart TV e magari non avete voglia di cambiare il vostro attuale apparecchio. Un oggetto utilissimo ed economico è proprio la chiavetta di Google: si collega all'ingresso HDMI del vostro televisore e va alimentato o con l'apposito alimentatore oppure con una delle USB eventualmente libere della vostra stessa televisione ed il gioco è fatto.

Cosa si può fare con il Chromecast? Semplice, potrete trasmettere i contenuti del vostro smartphone (tablet, pc, ecc.) sul televisore di casa in modo semplice ed immediato. Per farla breve potrete usare il vostro telefono come telecomando per Youtube, Netflix, Timvsion e tutti gli altri servizi di streaming e vederveli comodamente sul vostro televisore. Ottimo anche il supporto con Plex per vedervi sulla tv la vostra biblioteca multimediale.

Al momento è in offerta a 26,90 € su Unieuro. Un oggetto utilissimo: must have !!!

Link a offerta Unieuro


XIAOMI MI BOX TV


Avete un budget un pò più ampio e volete trasformare la vostra televisione in un vero smart tv?
Allora potete comprare questo box dotato di Android TV.
Secondo me questo prodotto è molto buono in rapporto qualità / prezzo ed è completo di tutte le funzione necessarie. Lo consiglio per un uso prettamente televisivo. Se invece volete un box tv con cui giocare allora questo non è il prodotto migliore.

La versione internazionale è multilingua, quindi il sistema è completamente in italiano. Essendoci Android TV potrete scaricare le app dal Play Store come su un normale telefono.

Lo potete trovare su Gearbest a circa 57 € (scontato del 20%). Lo so che su Amazon è pieno di box tv anche più economici ma di marche assurde. Xiaomi, anche se poco conosciuta in Italia, è una marca famosissima e fa prodotti di qualità.

Link a offerta Gearbest

qBittorent si aggiorna alla versione 4.0 con molte novità


Ieri è stato rilasciato un importante aggiornamento per il miglior client di torrent al momento disponibile per i pc Windows (e non solo). Sto parlando naturalmente di qBittorrent che arriva alla versione 4.0.0.

Questo aggiornamento porta finalmente una ventata di freschezza, con una nuova icona ed una grafica rinnovata, cosa che riesce a svecchiare il look di questo programma ed allinearlo meglio allo stile di Windows 10. Per il resto niente da dire, a parte i soliti miglioramenti generali, il programma è sempre il solito (per fortuna direi).

Per chi non lo conoscesse, qBitttorrent è un client per file di tipo torrent completamente open source, questo si traduce in una applicazione gratuita e assolutamente priva di spyware, pubblicità o ogni altro genere di schifezza. Oltre ad essere leggera è completa di tutte le opzioni possibili e immaginabili. Un must have in tutti i sensi.

Di seguito il link alla pagina dei download; sono disponibili le versioni
sia per i sistemi a 32 bit che a 64 bit. La versione 4 è disponibile anche per Linux, mentre al momento non è ancora stato rilasciato l'aggiornamento a questa versione per MAC OS.

Download qBittorent

Feed RSS e iscrizione mail attivi


Ciao a tutti, a partire da questo momento è possibile iscriversi al blog per poter ricevere in diretta tutti gli aggiornamenti. Anche la funzionalità RSS dovrebbe essere attiva e funzionante.

In palio un ONE PLUS 5T con Android Authority


Benvenuti al solito appuntamento con il concorso settimanale di Android Authority. Oggi in palio c'è il nuovissimo One Plus 5T, un dispositivo niente male data la scheda tecnica e l'ottimo rapporto qualità / prezzo.
Come al solito tentar non nuoce.

Ecco il link per partecipare.

Concorso Android Authority

CONSIGLI: Migliori programmi per prendere appunti (Novembre 2017)


Oggi voglio parlare dei migliori programmi da utilizzare per prendere appunti o note. Prima però è meglio precisare qualcosa: in questa mia selezione quando parlo di note intendo qualcosa molto più simile a un documento, piuttosto che una nota da un paio di righe. Altro punto cui tengo a precisare è che questa selezione è fatta partendo dal presupposto che si stia usando un PC o al massimo un tablet con una tastiera e non un semplice schermo touch che, secondo me, non è adatto per questo genere di applicazioni.
Queste precisazioni escludono ad esempio Google Keep, una delle mie app preferite per tenermi piccoli promemoria o note di vario genere sempre di tipo breve (anzi molto breve).

Come dicevo in questo post vorrei invece focalizzarmi su quelle app che si possono usare per prendere appunti (a scuola e sul lavoro) in modo ordinato e categorizzato. Questi appunti possono contenere al loro interno altri documenti, immagini, tabelle, ecc e possibilmente condivisi su cloud tra più dispositivi.

Fatte queste dovute premesse ecco la mia selezione. Tenete sempre conto che ognuno ha i suoi gusti e questo è il mio personalissimo parere.


EVERNOTE : La migliore in assoluto


Secondo me in questo campo non c'è storia, la migliore in assoluto è Evernote. Ha un'interfaccia pulita ed intuitiva, consente di creare dei taccuini in cui mettere le note e di attribuire dei tag a ciascuna nota per facilitare la ricerca e la categorizzazione. A livello di creazione nota, i menu e le funzioni ricordano molto Micorsoft Word o Outlook: si potrà cambiare il formato del testo e del carattere, inserire tabelle, immagini ed allegati.

A me piace molto proprio per i motivi sopra: è così immediata e semplice che bastano veramente 5 minuti per prendere "possesso" dell'applicazione e iniziarla ad usare.

Tutti i vostri appunti saranno poi caricati sul cloud di Evernote e immediatamente disponibili su tutti i vostri dispositivi. Possibilità anche di condividere le note con amici e colleghi.

Questa applicazione è assolutamente cross platform: disponibile per Windows (desktop e store), Android, IOS e anche via web attraverso il browser.

Veniamo alle note dolenti: tutto questo non è del tutto gratis. Evernote può essere utilizzata in 3 modalità: Basic, Plus e Premium, di cui solo la prima gratuita (esiste anche un'opzione Business ma non mi sembra il caso nemmeno di citarla).
In modalità free si può utilizzare solo su 2 dispositivi e c'è un limite mensile di dati pari a 60 Mb che possono pochi o tanti a seconda di cosa contengono le vostre note. Dicamo che se avete un desktop e un laptop e che generalmente i vostri appunti sono composti principalmente da testo e qualche immagine allora la cosa sta in piedi, altrimenti bisogna passare al piano Plus che alza la soglia a 1 Gb e che permette di utilizzare l'applicazione su un numero illimitato di dispositivi ma la costo di 30 €/anno.


MICROSOFT ONENOTE : La migliore gratis


OneNote è sempre stata la grande antagonista di Evernote ed ha sicuramente guadagnato terreno da quando quest'ultima ha aumentato le restrizioni sul piano basic.
L'applicazione della Microsoft è completamente gratuita ed è cross platform, potrete quindi utilizzarla su tutti i vostri dispositivi senza alcun limite.

Ma veniamo all'applicazione in se: anche in questo caso abbiamo la possibilità di organizzare le nostre note in taccuini ed argomenti utilizzando anche dei colori. Nelle note si possono inserire testi, immagini e tutto quello che ci viene in mente.
C'è una cosa che però non riesco proprio a farmi piacere: trovo l'interfaccia abbastanza confusionaria e difficile da usare. Quando l'ho provato la prima volta sono rimasto per un po assolutamente disorientato, per non parlare poi del modo in cui sono formattate le note: la composizione avviene in un riquadro ed è poco intuitiva, niente a che vedere con l'ordine di Evernote.

Conosco molte persone che non la pensano come il sottoscritto, quindi vi consiglio di provarla perché è comunque molto completa e soprattutto gratuita.
Su desktop consiglio di utilizzare la versione scaricabile dal Windows Store che, dopo gli ultimi aggiornamenti, presenta un'interfaccia rinnovata e più intuitiva rispetto alla pessima versione contenuta nel pacchetto Office (inguardabile a mio giudizio).


GOOGLE DOCUMENTI : L'outsider


Non è una vera app per le note, anzi sarebbe un'alternativa a Microsoft Word, tuttavia può essere utilizzato per prendere appunti in modo molto efficace.
Funziona offline sul PC, ci sono le varie applicazioni per dispositivi mobili ed è completo dal punto di vista editor di testo.

Non è una app per prendere appunti come le due sopra, quindi non ci sono i taccuini, i tag e tutta la parte di categorizzazione, però ha tutta la parte cloud e l'immediatezza dalla sua. Possibilità di condividere i documenti tramite Drive.



CONCLUSIONI

Queste secondo me sono le migliori, tuttavia il web è ampio e si trovano molte alternative, segnalo per chi volesse provare anche Nimbus Note (clone spudorato di Evernote) e Dropbox Paper (piattaforma gestita da Dropbox e disponibile via web e come app per Android e IOS).

Come al solito il mio suggerimento è quello di provarle tutte e poi scegliere quella con cui ci si trova meglio e che soddisfa i propri bisogni personali.
Segnalo che esistono dei tool per migrare da Evernote a Onenote e viceversa, quindi il passaggio da una un'altra piattaforma potrebbe essere anche abbastanza indolore.



GUIDA: CHROMEBOOK e CHROME OS (Novembre 2017) - ITALIANO - PARTE 1


Ciao a tutti, come avrete forse letto da qualche mio precedente post, sono, tra le altre cose, possessore di un Chromebook. Questi laptop basati su Chrome OS in Italia non sono ufficialmente mai arrivati se non in via quasi anonima grazie a qualche produttore.
Dovete sapere però che all'estero questa piattaforma va fortissimo ed è in continua crescita, specialmente nell'ambito educational, dove ha già superato nelle vendite i Macbook e costretto Microsoft a lanciare la piattaforma Windows 10S.

Come al solito tutti i siti italiani pubblicano notizie sui Chromebook (biecamente tradotte dai siti USA) e ho notato anche che molta gente commenta la notizia, ma la vera domanda è: in tutto questo blablabla, qualcuno ne ha mai usato veramente uno? 
Lasciando la domanda senza risposta (anche se penso di conoscerla), eccomi qua a raccontare la mia esperienza da VERO UTILIZZATORE, maturata dopo oltre un anno e mezzo di utilizzo.

Ho deciso di scrivere più articoli sull'argomento in modo da rendere il tutto più fruibile. Iniziamo quindi dalla prima parte.

INTRODUZIONE
Per introdurre l'argomento, provo rispondere alle classiche domande che vengono spontanee sull'argomento.

1) Cosa sono i Chromebook?
Sono dei notebook prodotti da vari costruttori (Acer, Asus, Samsung, ecc.) dotati del sistema operativo Chrome OS sviluppato da Google.

2) Come funziona Chrome OS?
Questo sistema operativo è totalmente web based, in pratica nei Chromebook il sistema operativo non è altro che il browser Google Chrome, su cui si possono far girare le web app e le estensioni scaricabili dal Chrome Web Store. Oltre al browser in se, il sistema operativo integra un file manager, un visualizatore di immagini e poco altro. Tutti i files vengono archiviati su Drive, anche se è possibile accederne offline.
Recentemente Google ha aggiunto il supporto alle app Android in Chrome OS. Questa feature non è ancora del tutto ben sviluppata e non ancora disponibile su tutti i modelli.

3) Quanto costa un Chromebook?
Inizialmente i Chromebook sono nati come dispositivi economici con hardware modesto (comunque più che sufficiente per il tipo di applicazione) a dei costi intorno ai 200, massimo 300 €. Ultimamente si è alzata l'asticella ed è possibile acquistare dispositivi premium tra cui il caso più eclatante è l'ultimo Pixelbook.

4) Chrome OS funziona anche offline?
Sì, ma le funzioni sono limitate (anche se non poi così tanto come crede qualcuno).

5) Chrome OS può sostituire totalmente un PC Windows?
Secondo me no, ma dipende molto dall'uso che ne fate.

6) Quali sono i punti di forza dei Chromebook?
Sono velocissimi, sempre aggiornati, non ci sono virus e la batteria ha una durata altissima.

7) Come si aggiorna un Chromebook?
Si aggiorna praticamente in automatico (nello stesso modo in cui si aggiorna il browser Chrome nel PC). Esce giusto un avviso di riavviare per completare l'installazione. La versione di Chrome OS segue quella dei desktop, così più o meno ogni mese esce una nuova versione.
Si può anche cambiare il canale di installazione: stabile, beta e developer. Io per esempio sono nel canale beta.

8) Posso provare a installare Chrome OS sul mio PC?
Esiste un modo ufficioso per farlo grazie al progetto Cloudready. Si tratta di una versione free di Chrome OS sviluppata dai sorgenti open source di Chromium.

9) Si possono eseguire solo web-app?
Ufficialmente sì. Ora è in fase di rilascio il supporto alle app Android. In via ufficiosa e con un po di sano smanettamento è possibile far girare le app Linux con Crouton.
Recentemente è stato rilasciato in beta CrossOver per Android: se viene installato su un Chromebook compatibile teoricamente si possono far girare anche i programmi Windows. Naturalmente è ancora tutto in beta e quindi il funzionamento è tutt'altro che garantito.

10) Dove posso comprare un Chromebook?
Come dicevo all'inizio dell'articolo in Italia non sono mai ufficialmente arrivati. Online è possibile comunque acquistarli a dei prezzi non sempre onesti, anzi. Da fare attenzione anche al layout tastiera quando si è in fase di acquisto.
Io ho comprato il mio modello su Amazon, si tratta di un Acer Chromebook 11 (CB3-131). La Acer è forse l'unica marca che rende i suoi modelli disponibili anche in Italia ad un prezzo allineato a quello del resto dell'Europa. Naturalmente tastiera e caricabatterie sono italiani, mentre il sistema Chrome OS è già multilingua di suo.

CHROME OS: LE BASI
I chromebook si accendono automaticamente appena si apre lo schermo. L'avvio è talmente rapido che normalmente quando avrete sollevato lo schermo alla posizione desiderata avrete già fuori la schermata di login (ovviamente si accede con il proprio account Google).
Inserita la password si entra nel sistema operativo e di default si apre Chrome nella sua pagina iniziale.
Chrome su Chrome OS è esattamente uguale a quello desktop con cui si sincronizza. Se installate una estensione sul desktop, la ritroverete anche nel notebook e così via. E' possibile disattivare questa funzione.
Il sistema operativo presenta un desktop (sfondo personalizzabile) su cui però non è possibile mettere ne collegamenti ne quantomeno salvare file.
In basso (ma può essere spostata anche a lato o in alto) c'è la barra delle applicazioni, che su Chrome OS si chiama SHELF. I collegamenti in questo caso sono personalizzabili.

In basso a sinistra c'è un pulsante (il pallino per intenderci) per richiamare il launcher: un menu con tutte le app (recentemente oggetto di restyling). È possibile organizzarle in cartelle a proprio piacimento. nella prima riga ci sono le ultime aperte ed in alto la barra di ricerca Google che esegue ricerche sia dentro al PC che su internet sullo stile dei dispositivi Android.

Strumento di ricerca nel launcher

A destra c'è il pannello delle notifiche (per chi non lo sapesse è possibile riceverle anche da siti web e non solo da app) e poi un pannello delle impostazioni con volume, stato batteria, connessioni rete e bluetooth, ecc.)
Opzioni disponibili nel pannello

A livello di app di sistema troviamo un file manager (in material design), un visualizzatore di immagini, la calcolatrice e poco altro.
Il file manager visualizza sostanzialmente il vostro Google Drive, mentre a livello di directory di sistema si ha accesso solo a quella di download.
Chiavette USB, SD card, ecc sono naturalmente esplorabili dal file manager senza problemi. Tramite dei plugin installabili è possibile inoltre aggiungere altri servizi di cloud come Dropbox, Onedrive e così via. Se avete un NAS o altri sistemi di rete saranno anch'essi visibili dall'applicazione.

File manager di Chrome OS
Direi che possiamo concludere qui la prima parte.
Nella prossima puntata mi concentrerò di più su cosa si può fare esattamente con un Chromebook, che file si possono aprire e cosa si può fare offline. Nel caso qualcuno abbia dei suggerimenti o delle richieste specifiche può lasciare tranquillamente un commento.


GOOGLE OPINION REWARDS: Ma quanto si guadagna veramente?


Oggi voglio condividere la mia esperienza con Google Opinion Rewards. Per chi non la conoscesse si tratta di una app di Google che permette di guadagnare dei soldi rispondendo a dei sondaggi.
Quando uno di questi sarà disponibile riceverete una notifica sul vostro smartphone e potrete iniziare a rispondere.
Credo che molti si chiedano se effettivamente si guadagni qualcosa e soprattutto quanto, con che frequenza arrivano i sondaggi, ecc.
Di seguito la mia esperienza dopo ben 3 anni dall'iscrizione. Per rendere più fruibile l'articolo, ho deciso di farmi da solo le domande e dare le risposte.

1) Ogni quanto si riceve un sondaggio?
Non c'è una tempistica precisa. Mi è capitato di riceverne più di uno alla settimana, ma anche che passasse più di un mese fra uno e l'altro.

2) Quanto tempo occorre per un sondaggio?
Generalmente pochi minuti. A volte sono veramente brevissimi.

3) Quanto si guadagna per ogni sondaggio?
Dipende dalla lunghezza dello stesso. Si può variare da pochi centesimi (meno di dieci) ad un massimo di circa 70-80 centesimi.

4) In che forma si riceve questo denaro?
Il denaro è convertito in credito da spendere sul Play Store. L'accredito è immediato. Può essere usato quindi per acquistare app, musica, film, libri e dispositivi. Se la cifra non è sufficiente si può pagare la differenza con gli altri modi consentiti.

5) Che cosa vi chiedono nei sondaggi?
Niente di che. Si va dall'opinione su posti visitati a temi più generali, del tipo quanto acquistate su internet, quante volte andate al ristorante alla settimana, ecc.

6) Ci sono modi per ricevere più sondaggi?
Dato che i sondaggi si basano spesso  sui luoghi dove siamo stati, più andate in giro e meglio è. Attenzione a concedere a Google tutti i permessi necessari.

7) Ma quindi conviene?
Dato che non si viene inondati da sondaggi e che quest'ultimi sono generalmente molto veloci da fare, secondo me sì. Io con il credito accumulato mi sono preso un sacco di app (approfittando anche di qualche offerta) e qualche canzone dal Play Store senza sborsare un centesimo.

8) Ma allora quanto si guadagna in soldoni?
Io in 3 anni di partecipazione a questi sondaggi (in totale circa 120) ho totalizzato la bellezza di 28,86 €, quasi un deca all'anno.

Vi lascio al link per il download e vi auguro di fare tanti (si fa per dire) soldi !!!

Download Google Opinion Rewards

CONSIGLI: Le migliori TO-DO apps (Novembre 2017)




Oggi vorrei parlare delle migliori applicazioni disponibili per gestire i promemoria e le cose da fare. Credo che ognuno tra impegni di lavoro, commissioni e pagamenti da effettuare ogni tanto abbia bisogno di un aiuto per ricordarsi tutto. Per questo motivo esistono le cosiddette app to-do che servono proprio a questo scopo.

Qualcuno potrebbe giustamente usare il calendario per segnarsi i promemoria, ma, dato che non è questo il suo scopo principale, potrebbe non essere così user friendly come delle app sviluppate ad hoc. In questo segmento la scelta non manca e c’è veramente l’imbarazzo della scelta; io ho selezionato quelle che per me sono le tre migliori alternative disponibili e ve le presenterò in questo articolo evidenziandone i pregi ed i difetti.

Tutte le applicazioni citate nell'articolo sono multipiattaforma; questo vuol dire che sono disponibili per Android, IOS, Windows e anche via web. Unica eccezione Any.Do non disponibile per Windows, ma comunque accessibile via browser. Per questo motivo non metterò i link per i download, fate prima a cercarle nel vostro store di riferimento.


TODOIST: La migliore in assoluto


Secondo me non c’è storia, questa è di gran lunga la migliore di tutte. Ha tutto quello che serve e probabilmente anche di più. Grafica accattivante, multipiattaforma, scrittura facilitata, integrazione automatica con Google Calendar (funzione fighissima) e soprattutto una sincronizzazione sopraffina, cosa in cui tutte le altre latitano un po.
Potrete classificare le attività per argomento, assegnare la priorità, condividerle con altre persone, aggiungere commenti ed allegati, giusto per citare le funzioni principali.
L’integrazione col calendario Google vi permette di visualizzare le varie attività nel calendario e volendo anche crearle da quest’ultimo. Appena l’attività sarà svolta, magicamente scomparirà dal vostro calendario, così come comparirà appena inserita nell’app.
Una app veramente completa e ben fatta; ormai diventata una delle mie indispensabili su tutti i miei device. Ha un solo difetto: è a pagamento.
Todoist è scaricabile gratuitamente e può essere utilizzata in modalità free, tuttavia in questo modo è fortemente limitata e l’unico modo per avere tutte le funzioni è quello di sbloccare la modalità premium che costa circa 30 € all’anno. Stiamo parlando di un paio di caffè al mese, ma la cosa potrebbe dare giustamente fastidio a qualcuno.


ANY.DO: la migliore gratuita


Any.Do è da sempre la grande concorrente di Todoist. Anche questa è disponibile in modalità free oppure premium, ma, a differenza della app rivale, la modalità free è abbastanza completa e la rende perfettamente fruibile per la maggior parte degli utenti.
Secondo me non è ai livelli di Todoist come immediatezza e facilità d’uso e la grafica non mi piace tantissimo (parere personalissimo).
La sincronizzazione fra i dispositivi non è perfetta: fastidioso tornare a casa la sera e trovarsi sul tablet o sul PC tutte le notifiche della giornata per attività già svolte  e spuntate nel pomeriggio dal proprio telefono.
Non c’è l’integrazione col calendario se non scaricando un’altra applicazione apposita prodotta dalla stessa software house (sostanzialmente bisogna usare il loro calendario).
Giusto per info, la versione premium ha un canone annuale allineato a quello do Todoist.
Io l’ho usata per mesi ma poi non ho potuto fare a meno di tornare a Todoist.


MICROSOFT TO-DO: da tenere d’occhio

Nella guerra delle app to-do, uno dei migliori contendenti è sempre stato Wunderlist. Questa app però è stata acquisita da Microsoft e non sarà più sviluppata; il team però è stato dirottato in questa nuova app che prenderà il posto dell’altra.
TO-DO assomiglia quindi in modo impressionante a Wunderlist ed è totalmente gratuita. L’ho provata per un pò di tempo e non mi è dispiaciuta; sicuramente ancora un po acerba e più scarna rispetto a Wunderlist, ma, come ho scritto nel titolo, è sicuramente da tenere d’occhio con i prossimi aggiornamenti.
Anche qui la sincronizzazione, uno degli aspetti fondamentali dal mio punto di vista, non è perfetta e va ancora affinata. Buona invece l’integrazione con i servizi Microsoft (e ci mancherebbe).

CONCLUSIONI
Spero che questo articolo vi possa tornare utile. Come scrivevo nell’introduzione, ci sono tantissime app che possono essere usate a questo scopo e la preferenza verso una piuttosto che l’altra è strettamente personale.

Io credo di aver scelto le migliori che ci siano sul mercato e soggette a continuo sviluppo e miglioramento. Ho evitato anche solo di menzionare tante porcherie che si trovano negli store: ognuno è libero di fare quello che vuole. Il mio consiglio è comunque quello di provarle tutte per un po di tempo e poi scegliere quella che vi soddisfa maggiormente. Buon divertimento !!!

CONCORSO Android Authority: questa settimana si vince un PIXEL 2



Come ogni settimana vi segnalo il mitico concorso di Android Authority per vincere uno smatrphone. oggi in palio c'è il PIXEL 2 che, a differenza del fratello maggiore, non sarà importato ufficialmente in Italia.
Come al solito la partecipazione è gratuita. Buona fortuna !!!


Link al concorso

CONSIGLI: Music player per Windows - MusicBee


Credo che quasi tutti usino il proprio PC per ascoltare musica, chi più, chi meno. Negli ultimi anni lo streaming è diventato forse il mezzo più utilizzato grazie al diffondersi di Spotify e di altri servizi equivalenti. Tuttavia credo che tutti abbiano la propria collezione di mp3 nel proprio PC e ogni tanto vogliano ascoltarseli in santa pace e magari offline.

Chi usa il computer da un po di anni si ricorderà del mitico Winamp, che, a mio avviso, è stato il miglior player audio per Windows per parecchi anni. Purtroppo questo programma non esiste più ed è da tempo che stavo cercando senza successo un degno successore.
Ultimamente stavo utilizzando AIMP (che assomiglia molto a Winamp), ma non è mai scoccata la scintilla, tanto che stavo rivalutando Groove Musica, il player della Microsoft integrato in Windows 10.

Finalmente però credo di aver trovato il programma giusto, si tratta di MusicBee.
Innanzitutto è gratuito, altamente personalizzabile, bello da vedere e da usare ed è anche molto comodo per organizzare la propria libreria musicale. Si può scaricare dal sito oppure anche dallo store Windows.
Il player è in italiano e tra le varie funzioni (sono così tante che non sto lì ad elencarle tutte) ha: editor di id3 tag con ricerca copertina, visualizzazione del testo della canzone in ascolto, equalizzatore a 10  bande (in alternativa si può mettere a 15), libreria di skin e temi personalizzabili e così via. Davvero un player più che completo.
Consigliatissimo !!!


GUIDA - Tenere d'occhio i prezzi su AMAZON


Mancano solo una paio di settimane al mitico Black Friday, e molti di voi staranno già affilando la propria carta di credito pronti a fare spesa il fatidico giorno.

In questo post cercherò di dare un paio di dritte per chi è solito acquistare sul web ed in particolare da Amazon e vuole cercare di fare veramente un affare.

Molti avranno notato che i prezzi Amazon sono un po ballerini, cosa vuol dire? Oggi il vostro oggetto del desiderio ha un prezzo che non potrebbe essere lo stesso di domani e così via.
Esistono vari siti internet che ci aiutano a capire l'andamento dei prezzi e ci possono far capire se il prezzo di un determinato oggetto è in crescita oppure è stabile o se sta lentamente diminuendo. In questo modo si può capire se è meglio aspettare un po a fare il nostro acquisto o se si può metterlo subito tranquillamente nel carrello.

Il sito forse più famoso da questo punto di vista è Camel Camel Camel, in cui incollando l'indirizzo web dell'oggetto desiderato, ci da tutta la sua storia a livello di costo degli ultimi mesi. Veramente figo.
Per i più smanettoni è possibile scaricare anche l'estensione del browser che garantisce una migliore integrazione.
Di seguito uno screenshot di come si presenta il sito una volta inserito un articolo; come si può vedere in questo esempio, sembrerebbe che nell'ultimo mese il prezzo di questo prodotto sia aumentato.

Come scritto sopra, oltre all'estensione ufficiale per Chrome del sito CamelCamelCamel, ce ne sono anche altre. Segnalo Keepa, anch'essa molto ben fatta.
Consiglio le estensioni a chi usa prevalentemente Amazon dal proprio PC.



Per chi invece volesse usare una app per ottenere più o meno lo stesso scopo, io ho provato a usare Price Tracker for Amazon. Premetto subito che non è così potente come il sito sopra esposto, ma permette comunque di selezionare i propri oggetti del desiderio e tenere  monitorati i loro prezzi. Io continuo a preferire il sito CamelCamelCamel, ma una prova non vi costa nulla. Di seguito il link al Play Store.

FILES GO il file manager di Google disponibile nel Play Store (BETA)


Ciao a tutti, negli ultimi giorni era trapelata la app FILES GO di Google. Questa app non `e altro che un file manager sviluppato dalla stessa Big G.
Da poche ore la app `e disponibile ufficialmente nel Play Store in beta aperta a tutti.

A differenza di altre app simili questa cerca di aggiungere qualche funzione in più per cercare di renderlo più smart. Infatti nella prima pagina offre una serie di suggerimenti per liberare spazio dal dispositivo, segnalando i file di grandi dimensioni, i doppioni (questa mi `e piaciuta molto) e dando la possibilità di cancellare la cache.

Nella seconda scheda si trova invece il pannello del file manager vero e proprio, dove `e possibile scegliere il tipo di file da visualizzare (immagini, musica, documenti, ecc.). 
Anche se in beta non ho riscontrato nessun bug in particolare e ricordo che è già in italiano.

Presente anche una funzione per scambiarsi files con amici nelle vicinanze senza usare internet (via bluetooth). Manca invece una visualizzazione classica con le cartelle.

Allora, cosa aspettate a provarla? Di seguito il link al Play Store.

Download dal Play Store